Il « gioco del foulard » è uno strangolamento volontario, che si pratica da soli o in compagnia per fare una nuova esperienza o provare nuove sensazioni.

Questa esperienza, di apparenza insignificante, può avere delle conseguenze gravissime che vanno da postumi irreversibili alla morte.
Praticato nel mondo intero, il “gioco del foulard” è difficile da identificare perché non trattasi di un comportamento violento o suicida bensì semplicemente di un gioco pericoloso.

Coinvolge principalmente bambini ed adolescenti dai 4 ai 20 anni.

Di fronte a questo dramma, gli adulti responsabili (genitori, educatori, insegnanti…) dispongono di una sola arma efficace : la prevenzione.

Informarsi ed informare per capire meglio è essenziale.

Ricercare indizi allarmanti può salvare la vita di questi giovani.

Capire meglio questo gioco mortale

Il “gioco del foulard” comunque venga chiamato sembra innocuo e viene generalmente proposto da un compagno o da un gruppo di amici.

Il principio è semplice. Basta compiere diversi gesti :

  • 1 Un’iperventilazione forzata ottenuta facendo qualche flessione rapida delle gambe insieme ad una successione di atti respiratori.
  • 2 In seguito si blocca il respiro e contemporaneamente si premono le carotidi o si comprime fortemente lo sterno.

Avviene no svenimento, preceduto da sensazioni di tipo allucinatorio.

Una variante di questo “gioco” è “il gioco del pomodoro” nel quale i fanciulli si divertono a bloccare il respiro il più a lungo possibile. Anche esso può provocare uno svenimento.

Per alcuni “adepti“, diventa una dipendenza.

Il pericolo è estremo : ogni tentativo, che venga effettuato in gruppo o da solo, può conseguire in danni irreversibili ed in un arresto cardiaco.

Gioco del foulard : deriva solitaria
Dopo avere provato il gioco in compagnia, spesso negli intervalli a scuola, il fanciullo può avere la tentazione di rinnovare da solo l’esperimento con un qualsiasi legaccio. Il rischio allora diventa massimo, non essendoci nessuno per chiamare i soccorsi in caso di strangolamento prolungato dopo lo svenimento.

Chi è a rischio ?

Può essere colpito da questa pratica presentata come innocua ogni fanciullo, che venga “iniziato” sotto la pressione del gruppo, influenzato (da una lettura, un film, un sito web incitativo) od incuriosito da una scoperta solitaria.

La popolazione a rischio è vasta, dai 4 ai 20 anni, maschi e femmine, di ogni livello sociale.

“L’iniziazione”’ spesso incomincia alle elementari, ed a volte nella scuola materna.

Morte e postumi irreversibili
Negli anni 50, si sente parlare per la prima volta di incidenti. Dal 2000, in Francia, l’APEAS conta in media 10 decessi ogni anno (ma non viene informata della totalità dei casi).
 Per tutta la loro vita, diversi giovani saranno afflitti da postumi più o meno gravi dopo essere stati in coma (crisi epilettiche, paralisi e stato vegetativo irreversibile).

Esperienza, sfida e innocenza

Come suggerito dal suo nome, il “gioco del foulard” è innanzitutto considerato un divertimento che può procurare delle “sensazioni forti”.

I più giovani lo vedono come una nuova esperienza che tentano in totale incoscienza.

Gli adolescenti invece cercano soprattutto di raccogliere una sfida e di sperimentare nuove ed estreme sensazioni.

Raramente sono spinti dal desiderio di trasgredire e ancora più raramente manifestano un comportamento violento o suicida.

Perché bisogna parlarne con i giovani ?

Spiegazioni molto precise dei rischi e delle conseguenze drammatiche sono dissuasive.
Invece, tacere o dare spiegazioni addolcite incrementa i fantasmi e quindi il fascino di questo “gioco”.

Prevenire efficacemente

Dopo essere stati messi al corrente dei rischi di questo gioco, bambini ed adolescenti generalmente smettono di praticarlo.

La prevenzione si può fare su due livelli :

  • 1 A casa, i genitori possono parteciparvi in modo attivo. Sono in effetti i primi ad essere in grado di individuare i comportamenti a rischio dei loro figli e di dare loro le avvertenze necessarie.
  • 2 A scuola, insegnanti, sorveglianti, infermiere (…) devono rendersi conto dell’esistenza di questa pratica per potere condurre azioni di informazioni idonee nel quadro scolastico.

 

I segnali di allarme sono discretima è necessario individuarli

La pratica del gioco del foulard non è in nessun caso da apparentarsi ad un tentativo di suicidio. Tale attività viene raramente accompagnata da comportamenti strani. Tuttavia alcuni particolari possono destare i sospetti dei genitori :

  • traccia insolita sul collo (a volte nascosta)
  • legaccio, corda, cintura, trovatisi senza ragione vicino al fanciullo
  • mal di testa, spesso violento e frequente, dolori articolari
  • diminuzione della concentrazione
  • rossori sospetti sul viso
  • rumori sordi nella camera da letto oppure contro i muri (corrispondenti a cadute nel caso di una pratica solitaria)
  • domande sugli effetti, le sensazioni, i pericoli dello strangolamento

 

Testimonianze

Jessica (15 anni) : un mio compagno, Ludovic, lo faceva con le mani, ma lui si fermava sempre prima di svenire, quando sentiva che venivano le allucinazioni, la testa che gli girava… Questo gioco è mortale ma non lo sapevo.

Gaëlle (15 anni) : da 4 anni un gruppo di compagni miei pratica il “gioco del foulard” per procurarsi sensazioni di benessere. Questo gioco viene chiamato “sogno indiano” nella scuola media e nel liceo che frequentavo prima. Volevo avvisarvi che questo “gioco” non lascia necessariamente tracce sul collo…

Frédéric (22 anni) : mi ricordo di avere praticato questo gioco, 10 anni orsono. Il metodo era diverso. Consisteva nello stringersi in vita il più forte possibile fino allo svenimento. Mi sono svegliato due minuti dopo. Sul momento non ho pensato ai pericoli di questo gioco !

Un articulo di aprile 2012 : SP – Morire per gioco

Informazione medica

I postumi dei giochi di strangolamento sono le conseguenze di uno stato di anossia cerebrale più o meno lungo.

Strangolamento

Lo strangolamento (strozzamento) consegue nel soffocamento seguito da sincope, il ché può causare un arresto cardiaco ad ogni momento. Prima di perdere i sensi, la persona può provare diverse sensazioni : senso di stordimento, impressione che il suolo e/o gli oggetti circostanti si muovano, punti luminosi davanti agli occhi, vista sfuocata, ronzio nelle orecchie.

Anossia cerebrale

L’anossia cerebrale è una privazione di ossigeno. Le conseguenze variano secondo la sua durata e la sua intensità : lentezza mentale, cefalee spesso intense e persistenti, sonnolenza, tremori e scosse muscolari, convulsioni, crisi epilettiche, amnesia, coma più o meno profondo, morte.

Un’anossia severa, prolungata oltre i 3 o 4 minuti, causa lesioni cerebrali irreversibili.


Gioco del foulard
= molteplici denominazioni
= pericolo unico

I giochi di strangolamento vengono chiamati con diversi nomi, a seconda della scuola frequentata o delle regioni. I più comuni sono : sogno indiano, gioco del pomodoro, gioco del cosmo…


 

Un ringraziamento a Sonia Waller et Sylvie Troin per la traduzione in italiano dell’opuscolo dell’APEAS


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